Stop alle urla

Sai perché i bambini spesso non ci ascoltano?

Perchè si rifiutano di fare ciò che chiediamo loro?

Immagina di entrare nella stanza dei tuoi figli e trovarla in uno stato disastroso, nonostante le tue richieste di sistemarla.

Hai un sacco di cose da fare, ma loro sono lì a giocare.

Chiedi loro di mettere in ordine, e cosa ottieni? Niente, proprio niente.

Allora inizi a minacciare, fare promesse che difficilmente potrai mantenere, punire.

La brutta notizia è che questo metodo che il 90% dei genitori usano non serve a molto.

I tuoi figli sembrano ignorarti.

Forse sei paziente una o due volte, ma quando continuano a ignorarti, la frustrazione e la rabbia aumentano: “come si permettono di ignorarmi, adesso gli faccio vedere io chi comanda in questa casa”; “non ne posso più, alla loro età io facevo un sacco di cose in casa”.

A volte non ti ignorano, ma ti presentano scuse ridicole come “sono troppo stanco per fare i compiti”; “non so aprire la lavastoviglie, puoi farlo tu?”

È difficile trattenere la rabbia e non trasformarsi in una mamma o papà Hulk.

Parlare di come ci si sente dopo una sfuriata simile e dopo aver incrociato il volto di vostro figlio con gli occhi sgranati, le spalle strette a proteggersi, la bocca spalancata è molto difficile, il senso di colpa, la frustrazione, il senso di sconfitta e fallimento ci invadono.

Cosa si può fare per evitare che questo succeda? Vorremmo avere una bacchetta magica, vorremmo farci ascoltare senza dover gridare e terrificare i nostri figli.

C’è anche una buona notizia, la soluzione c’è e si chiama “Controllo autonomo e motivazione intrinseca”.

Spesso dimentichiamo che i bambini sono persone con le nostre stesse caratteristiche, come ti sentiresti se il tuo capoufficio ti urlasse tutto il giorno affinché tu finisca il tuo progetto nei tempi e nei modi che lui ha deciso o se ti chiedesse veementemente di riordinare la scrivania mentre tu stai ancora lavorando, solo perché lui/lei non sopporta il disordine?

Anche a noi adulti capita di procrastinare cose che non ci piacciono, mentre facciamo velocemente e con entusiasmo cose che riteniamo importanti per noi o per le persone che amiamo.

Un bambino che si autodetermina, che ha un controllo sulle proprie azioni e che agisce di propria iniziativa è un bambino che ha voglia di affrontare sempre nuove sfide, che ha fiducia in se stesso, autonomo, responsabile e con bassi livelli di ansia e stress.

Perché infliggere questa tortura ogni giorno a noi stessi e ai nostri figli quando con un po’ di impegno si può vivere una quotidianità serena e positiva?

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